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Walkscapes Vallette

  • Writer: Zip Torino
    Zip Torino
  • May 14, 2016
  • 2 min read

“Walkscapes” dà il titolo a una serie di attività sperimentate dal Laboratorio Zip+ a partire dal territorio di Lucento a Torino e studiate ulteriormente come pratica di analisi dello spazio urbano nei quartieri Madonna di Campagna e Barriera di Milano. Il nome Walkscapes è ispirato all’omonimo libro di Francesco Careri, membro del gruppo Stalker - Osservatorio Nomade di Roma, “Walkscapes. Camminare come pratica estetica”.

Il camminare, anche in questo progetto, costituisce una parte del programma del Laboratorio e viene utilizzato come strumento e metodo euristico di conoscenza e di scoperta, attraverso la relazione fisica diretta in scala “1:1”. I suoi obiettivi pertanto sono molteplici:

- leggere, investigare, rendere visibili spazi metropolitani che presentano un carattere indefinito e metamorfico, attraverso l'attitudine al viaggio e all'ascolto;

- capire il senso e le possibilità di evoluzione degli spazi metropolitani;

- inventare nuove modalità per intervenire sugli spazi pubblici, attraverso un processo e lo stabilirsi di nuove relazioni con la natura e tra gli uomini.

Ermanno Cavaliere Photo

Sabato 14 maggio così è partito un nucleo di ricercatori per inaugurare un'esplorazione attraverso il quartiere Vallette. Il percorso è stato accompagnato dal Centro di Documentazione Storica della Circoscrizione V di Torino e dalla Dott. Clara Garofalo e hanno partecipato al percorso alcuni abitanti del quartiere, studenti del Politecnico di Torino, dell'Università di Torino ed esperti che con le loro conoscenze hanno dato informazioni maggiori sui luoghi percorsi. Per compiere l'intero itinerario è stato previsto un viaggio a piedi di circa 3 ore, durante le quali sono stati percorsi 4 km.

Con i piedi in movimento è stata approfondita la storia delle Vallette, anche precedente alla costruzione del quartiere, soprattutto sotto l’aspetto urbanistico e architettonico. Ci si è soffermati sulla singolarità di questo quartiere di case popolari la cui progettazione, opera dei migliori architetti torinesi del momento, fornisce esempi di soluzioni architettoniche riprese ancora oggi dall’edilizia privata. Tra gli spunti di riflessione che il percorso ha fornito vi sono quelli sugli effetti della mancata realizzazione di servizi (sanitari, ricreativi e sportivi) che ha penalizzato la socializzazione dei residenti e, soprattutto, la capacità attrattiva del quartiere e la possibilità di evitare l’isolamento.


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